L'isola di Rodi
...dodecanneso in love
La proposta in breve
Rodi, l’isola più grande del Dodecaneso, è famosa per le località balneari, le antiche rovine e per essere stata la roccaforte dei Cavalieri di San Giovanni durante il periodo delle Crociate. E’ una rinomata meta turistica soprattutto nei paesi del Nord Europa. Durante il vostro soggiorno incrocerete soventemente molti scandinavi, inglesi e tedeschi che qui hanno comprato casa e passano gran parte dell’anno, godendo della piacevole condizione climatica e della sua atmosfera distesa e rilassata così tanto inequivocabilmente greca.
- Per chi è questo viaggio? Il viaggio è consigliato per coloro che amano il mare, la buona cucina greca, le antiche vestigia medievali
- Quando mi consigliate di partire? Ogni stagione ha il suo fascino, ma noi consigliamo ovviamente l’estate per godere a pieno del mare limpidissimo del dodecanneso
- Se volessi seguire tutto il vostro itinerario, quando durerebbe il viaggio? Approssimativamente una settimana sarà sufficiente
- Quanto costerebbe? La fascia di prezzo è medio- bassa rispetto all’Italia
- Quali sono le tappe fondamentali da raggiungere? Nella nostra guida ti racconteremo tra le altre delle bellissime città di Rodi e Lindos, delle spiagge del nord come Agathi e Anthony Quinn Bay, di quelle deserte del sud come Prassonissi o la selvaggia agios Georgios
- Dove posso dormire e con che mezzi posso spostarmi? L’isola di Rodi è la più grande del Dodecanneso, consigliamo quindi di noleggiare una macchina rispetto ad uno scooter e di spezzare possibilmente il soggiorno in 2 abitazioni separate, una al nord e l’altra a sud.
- Quali specialità culinarie mi aspettano? La tradizionale cucina greca con qualche contaminazione turca soddisferà ogni vostra passione culinaria. Segnaliamo gli onnipresenti spiedini Souvlaki, la classica Moussakà o il Pasticio, i dolcissimi Baklava e Kataifi
L'itinerario!
9 imperdibili tappe per visitare l’isola più grande del dodecanneso
La Bandiera di Rodi
Sebbene in tutto il Dodecanneso sventoli la bandiera ufficiale della Grecia, a Rodi vedrete qua e là questa strana bandiera con la simbolica faccia di Elios, il dio Sole, a cui l’isola sin dall’antichità era devota. La scritta che vi appare invece per chi non conosce l’affascinante alfabeto greco significa “Popolo di Rodi”
La prima tappa
Anthony Quinn Bay – Ladiko
È forse la più famosa spiaggia di Rodi. La baia è stupenda e merita assolutamente una visita. La spiaggia è costituita da piccoli ciottoli e ghiaia. Il paesaggio è mozzafiato, il colpo d’occhio dall’alto è davvero impressionante; l’acqua cristallina color smeraldo, l’insenatura che ti avvolge, la vegetazione che contrasta con il mare. Il fondale, profondo fino a 5 metri circa all’altezza delle boe, offre una moltitudine di scogli, qualche alga e diverse tipologie di pesci, così da rendere molto gradevole anche lo snorkeling.
Purtroppo essendo una delle spiagge più belle dell’isola e trovandosi molto vicino alla turistica Faliraki, è sempre strapiena di gente. Consiglio quindi vivamente di andarci la mattina presto (anche prima delle 9:00) per godere a pieno della bellezza del posto e prendere uno dei carissimi ombrelloni nelle prime file leggermente isolato dagli altri. La ressa arriva gradualmente sia da terra che da mare (le numerose crociere giornaliere fanno tutte tappa qui) e senza un lettino ed ombrellone si fa fatica a trascorrervi una mezza giornata, sia per la mancanza di spazio, che per l’assenza di sabbia.
Dalla parte opposta della baia si trova una seconda discesa che porta ad un’altra bellissima insenatura ove sono disposti altri lettini e ombrelloni a pagamento, qui si entra in mare da un pontile da cui i bagnanti si tuffano.
Proprio di fronte, nella stessa baia si trova la spiaggia di Ladiko. Venendo dalla strada, sarà la prima che incontrerete. Rispetto alla vicina Quinn la piccola Ladiko beach è più adatta a chi ha bambini in quanto di sabbia fine, con parcheggio adiacente nonché con tutti i servizi essenziali. Acqua cristallina, fondale di roccia e sabbia con un mix di colori turchese e azzurro molto suggestivo. Ottimo per snorkeling. Anch’essa spesso molto affollata.
I consigli di Scedda per gli aspiranti viaggiatori
Il parcheggio per entrambe le insenature è limitato, specialmente in alta stagione e se arrivate tardi rischierete di non trovare posto. La località è collegata anche con servizio autobus dalle principali cittadine dell’isola. Consiglio di pranzare nel ristorantino che sovrasta la baia, ottimo cibo e prezzi adeguati alla qualità del cibo o altrimenti prendere uno dei panini espressi del negozio ambulante accanto al ristorante.
La seconda tappa
Traganou Cave – Afandou
Le spiagge di Traganou e di Afandou si trovano sulla costa orientale dell’isola e si raggiungono in auto dalla città di Rodi in circa 30 minuti. Ci sono anche degli autobus che partono dalla stazione dei bus nel centro di Rodi (accanto al mercato nuovo – Nea agorà) e che hanno fermate su tutta la costa in corrispondenza delle spiagge più frequentate.
Rispetto a tantissime altre spiagge gettonate di Rodi, super attrezzate, super servite e anche super costose, qui sembra un’altra isola.
Sono spiagge molto grandi, per lo più libere, con poca gente, prevalentemente greca; si può tranquillamente stare a 100m dai propri vicini, in totale solitudine e tranquillità. Qua e là troverete chioschetti con servizio cucina e bar che affittano lettini e ombrelloni con prezzi decisamente economici. Ampio parcheggio gratuito. Doccia e bagni pubblici, gratuiti sulla spiaggia.
Non sono spiagge di sabbia fine, ma sono composte da sassolini e ghiaia che rendono limpidissima l’acqua del mare. Il mare che diventa profondo dopo pochi metri ha un colore da urlo: azzurro e trasparente come pochi sull’isola.
A Traganou se camminate oltre alla concessione dei membri dell’esercito ellenico, e vi avvicinate alle rocce scoprirete calette, grotte sovra e sottomarine, bellissime per lo lo snorkeling. Consigliate ciabatte o scarpette perché i sassolini qui sono un po’ fastidiosi.
I consigli di Scedda per gli aspiranti viaggiatori
Evitate Faliraki se non siete persone da riviera romagnola. Affollata di stabilimenti ed ecomostri alberghieri, colonia inglese in terra greca, piena di pub e fast food. Purtroppo si fa fatica a non gridare allo scempio naturale, vittima del peggiore turismo che ripropone lo stesso orribile cliché tanto a Sharm el Sheikh quanto a Cancun.
La terza tappa
A spasso per Rodi città
Camminare nei viottoli della città antica è a dir poco emozionante, sembra di tornare indietro nel tempo.
Le mura che circondano la città sono in ottime condizioni strutturali. Un sistema difensivo gigantesco e spettacolare, un pezzo di storia importante della città che per alcuni secoli fu considerata inespugnabile. Le mura hanno porte ogni cento metri circa. Meravigliosa è la porta d’Amboise, da dove vi consigliamo di partire per una piacevole passeggiata culturale.
Passando per un secondo portale vi troverete subito nel cuore del centro storico, alla fine della celebre Via dei Cavalieri, dove si erge l’entrata del Palazzo dei Gran Maestri, il castello più bello ed imponente dell’intera isola. Lo splendido palazzo trecentesco fu realizzato dai cavalieri dell’ordine di San Giovanni, successivamente diventati dell’ordine di Malta, che governarono l’isola per circa duecento anni.
Edificato come protezione estrema agli attacchi degli invasori, è diventato in seguito una galera sotto la dominazione ottomana e nel 1856 è andato distrutto a causa dell’esplosione di una polveriera nella vicina chiesa di San Giovanni.
Fu ricostruito quasi interamente, cercando di restare il più fedele possibile all’originale, nel periodo di colonizzazione italiana dal 1937 al 1940 per ospitare la sede del governo italiano sulle Isole dell’Egeo ai tempi del fascismo. Di originale dell’antica costruzione è rimasta solo l’entrata del palazzo con le imponenti torri.
Oggi il palazzo si presenta come un museo alquanto povero di autenticità e originalità. Tutto ciò che è presente nel palazzo e che va ad allestire i vari ambienti in realtà è stato preso dagli italiani che hanno governato l’isola in periodo fascista da altri musei e siti d’Europa. Le armature, i pezzi di mobilio, gli oggetti antichi, i quadri, gli arazzi, gli antichi capi d’abbigliamento non sono mai appartenuti in realtà alla storia di questo palazzo, ma sono stati portati qui per adornare il palazzo, soprattutto prevedendo la visita di Mussolini, che in realtà non approdò mai a Rodi. I pezzi più preziosi sono i pavimenti di mosaico antico, di epoca greca, che sono stati staccati da scavi archeologici provenienti da templi e antiche dimore dell’isola di Kos. L’entrata con la grande scalinata ha un fascino particolare. Dal giardino si godono splendide vedute e la passeggiata al suo interno è meravigliosa.
Per la visita all’interno della fortezza c’è un biglietto da pagare che include anche la visita all’interessante Museo Archeologico, che ha sede nell’antico Ospedale dei Cavalieri di San Giovanni, costruzione completamente originale, quindi molto più antica.
Un edificio piuttosto semplice che si svolge su tre piani, con un grande cortile porticato.
All’interno dell’edificio vi è una vasta collezione di epitaffi così come anche un enorme numero di interessanti statue incluse due Kouros e due Afrodite (la più piccola delle quali del I sec a.C. è nota come Afrodite di Rodi) ed un’ampia collezione di urne e vasi. Molto suggestiva è la grande sala dei pazienti, dove sono esposte lapidi scolpite di Cavalieri, emblemi cavallereschi e un sarcofago romano usato per la tomba del Gran Maestro Kornegian. L’esterno è un trionfo di giardini lussureggianti, bianchi cortili inondati di sole, terrazze con pergole traboccanti di tralci, leoni bianchi di guardia su piedistalli, grandiosi mosaici, un labirinto in cui è bello perdersi.
La Via dei Cavalieri, una strada tutta acciottolata che conserva ancora un aspetto decisamente medievale. La strada corre dal Palazzo del Gran Maestro fino all’Ospedale dei Cavalieri di San Giovanni al mare. Le sue sette locande o logge ospitavano i cavalieri, uno per ciascuno dei sette diversi paesi da cui provenivano. In molti edifici oggi sono ospitati i consolati e gli uffici di alcune ambasciate estere, ben riconoscibili da stemmi e fregi. Una delle particolarità più interessanti è la realizzazione dell’acciottolato, veramente suggestivo, la cui visione migliore si ottiene ammirandolo dal basso. La strada infatti è in leggera salita.
All’interno della cerchia muraria vi consigliamo di perdervi tra le nascoste piazzette lussureggianti e le strade acciottolate, inoltre non mancate una una visita alla Moschea di Solimano, alla Torre dell’Orologio, e una passeggiata per la turistica via Socrate, fino alla nevralgica piazza Ippocrate con la centrale fontana ottomana e la scalinata in pietra della “Giuderia” che poggia sulla Loggia dei Mercanti.
Dalla porta di Thalassini Pyli passeggiate fino all’estremità di una strada rialzata, fermandovi per ammirare tre mulini a vento ben conservati, per raggiungere in seguito la fortezza di Agios Nikolaos del XV secolo, costruita per proteggere il porto di Mandraki dagli invasori. All’ingresso del porto, un cervo e una cerva in bronzo di epoca veneziana si ergono in cima a colonne di pietra, accogliendo i naviganti. Si narra che qui un tempo poggiassero le gambe dell’enorme e celebre Colosso di Rodi, una delle 7 meraviglie del mondo antico.
I consigli di Scedda per gli aspiranti viaggiatori
Il Colosso di Rodi
Nel 300 A.C. per celebrare la vittoria dopo un lungo assedio, i rodiesi decisero di costruire una gigantesca statua, alta 32 metri, rivestita in bronzo, in onore di Elio, loro protettore. La statua crollò appena 67 anni più tardi a causa di un forte terremoto, ma rimase per sempre impressa nelle menti di tutti i popoli.
E’ possibile raggiungere Rodi con voli diretti dall’Italia o passando da Atene. L’isola è inoltre collegata tramite traghetti nazionali al porto del Pireo di Atene. Come capoluogo del Dodecanneso infine Rodi è collegata a tutte le altre isole dell’arcipelago con rotte pressochè giornaliere.
La quarta tappa
Agathi – Golden Beach
Agathi è una bella spiaggia, lunga circa 200 metri, chiusa in una splendida baia, mai troppo affollata. Dista poco più di una decina di chilometri da Lindos, in direzione nord.
Per raggiungerla in auto dovrete percorrere le ultime centinaia di metri su strada sterrata, ma non avrete bisogno di una Jeep, basterà andare a passo d’uomo.
E’ una spiaggia dorata di rena finissima, tanto da essersi meritata l’appellativo di “golden beach”. Una spiaggia speciale da ammirare perché fantastica.
Ampio parcheggio gratuito, mare trasparente e fondale basso, che digrada molto molto dolcemente. La struttura presente è stata recentemente chiusa e quindi la spiaggia è da considerarsi completamente libera. Dovrete essere quindi equipaggiati di tutto da bevande e cibo ad ombrellone e asciugamano. Esistono solo delle docce sparse qua e là e dei bagni alquanto fatiscenti. Nelle ore più calde potrete ritirarvi nel piccolo boschetto nel lato sinistro della spiaggia, dove tra il belato di qualche capra raminga vi rilasserete all’ombra dei fichi e degli ulivi.
La vista infine è impreziosita dalle rovine di una fortificazione medioevale che domina la punta sud della baia.
I consigli di Scedda per gli aspiranti viaggiatori
A fine giornata abbiamo deciso di inerpicarci e salire per godere del panorama. La visuale arriva fino a Lindos. Poco è rimasto della fortezza medievale di Feraklos. Le mura sono in gran parte crollate, il sito non è assolutamente mantenuto, sono quindi consigliate delle scarpe da ginnastica.
La quinta tappa
Le Terme di Kallithea
Le terme di Kallithea sono forse la più elegante testimonianza dell’architettura e del buon gusto italiano durante i trent’anni di amministrazione italiana di Rodi tra il 1912 ed il 1947. Immancabile una visita se si soggiorna a Rodi.
Volute dal governatore Mario Lago e progettate dall’architetto Lombardi, sono un ex complesso termale, oggi stabilimento balneare, dotato di ombrelloni e lettini, in un’ampia baia riparata, una specie di fiordo mediterraneo con bar e ristorante. La spiaggia è piccolina, ma esistono molti punti dotati di scalette per agevolare la discesa in mare per fare il bagno. Il mare è molto bello e cristallino soprattutto verso la fine del fiordo.
Del complesso termale è rimasto davvero poco, lo stabilimento sulla destra è stato trasformato in un’incantevole location per ricevimenti e matrimoni sul mare. Un luogo affascinante e chic tanto da essere stato anche il set di alcuni film.
Si paga un biglietto d’ingresso, perché considerato un sito monumentale storico. Se poi si decide di rimanere per una giornata di mare va aggiunto il costo degli ombrelloni e dei lettini, tra i più cari dell’isola. Sul lato sinistro si trovano due piccole cascate di acqua ghiacciata, perfette per rinfrescarsi e scattare qualche bella foto instagrammabile.
Consiglio di recarvici nel pomeriggio, attendete il tramonto prendendo un aperitivo a bordo mare e cenare poi nel paese di Kallithea.
La sesta tappa
Tsampika
Tsambika beach è una bella ed estesa spiaggia di sabbia dorata e fina sulla costa orientale dell’isola di Rodi, a una trentina di chilometri a sud dalla città di Rodi. L’acqua del mare è limpida e si fa profonda soltanto dopo una quindicina di metri. La spiaggia è piena di stabilimenti balneari per tutti i gusti. Tanta musica, giochi e sport d’acqua, chioschi e bazar, possibilità di noleggiare barche o escursioni organizzate nelle spiagge adiacenti. Andando in fondo verso nord (quindi guardando il mare a sinistra) si raggiunge invece una zona più “tranquilla” dove c’è meno confusione. In questa zona c’è una bellissima ed enorme roccia su una grande duna di sabbia su cui è dipinta la bandiera della Grecia. Andando invece nella parte destra si trova la spiaggia libera ed in fondo una zona riservata ai nudisti.
Merita andare poi al monastero di Tsambika, che si trova in alto a picco sulla spiaggia. Preparatevi a scalare 300 scalini, il panorama ricompenserà il vostro sforzo!
La settima tappa
Il luogo del cuore
Stegna – Grande Blue
A pochi passi da Stegna si trova la splendida caletta che prende il nome dalla taverna Grande Blue che la sovrasta dall’alto. Una volta arrivati al parcheggio gratuito della taverna si passa oltre e si accede ad una magnifica scalinata estremamente coreografica di circa 100 scalini. Il colpo d’occhio dall’alto è veramente fantastico. La vista abbraccia tutta la cala e si apre al blu del mare aperto all’orizzonte.
La caletta è quasi sempre riparata dal vento del nord, il famoso Meltemi. La zona di spiaggia libera è minima, quindi risulta quasi obbligatorio noleggiare ombrellone e lettino, entrambi rigorosamente blu. C’è un piccolo bar che offre solo bibite e frutta, a prezzi abbastanza elevati, ma l’alternativa è portarsi tanta acqua oppure risalire alla taverna o prendere l’auto per andare nella vicina Stegna per pranzo.
Il mare è limpidissimo e permette di fare snorkeling, la spiaggia è fatta per lo più di sassolini e scoglietti, sono quindi consigliate le scarpette da scoglio per essere più comodi..
Su lato sinistro della spiaggia parte un piccolo sentiero sotto al ristorante che conduce ad un ben visibile arco naturale; poco oltre uno splendido bagno di Venere, una piccola insenatura del mare che forma una piscina naturale, vi permetterà di vive un’esperienza indimenticabile per la bellezza dei colori dell’acqua e per la presenza di alcune incredibili grotte, non facilmente identificabili. Alla prima si accede da una piccola apertura al centro della pozza, una volta oltrepassata vi troverete in un ampio antro dove potrete stare anche in piedi; la seconda invece si snoda tortuosa all’interno della roccia e si apre con un foro panoramico verso il cielo. Stupefacente!
Consiglio di andare la mattina presto, per godere appieno della giornata perché verso le 17 arriva l’ombra in buona parte della spiaggia.
L’ottava tappa
Lindos
Il villaggio di Lindos è una piccola gemma, senza dubbio uno dei luoghi più belli dell’isola.
L’incantevole paesino ha perso in parte il fascino originario per la presenza massiccia di locali per turisti, ma passeggiare tra le strette vie, tra bianche case abbellite con i tipici mosaici di pietre bianche e nere (i “choklakia“), tra gli angoli abbelliti da vasi e fiori, i portoncini in legno lavorato, le chiesette e gli scorci suggestivi, è un vero piacere.
Molti ristoranti spesso hanno una terrazza sul tetto o un grande patio e giardino interno ove godere di splendidi panorami.
Da visitare la chiesa bizantina della Panagia e soprattutto l’acropoli raggiungibile con una breve ma ripida strada lastricata oppure, per chi non se la sente, in groppa ad asinelli.
All’arrivo si paga un biglietto d’ingresso per accedere a questa spettacolare acropoli. Un tuffo nella storia dell’antica Grecia in uno scenario mozzafiato dove il blu puro del mare in lontananza fa da cornice a delle rovine da un fascino millenario.
Una criticità è però da attribuire al restauro. Il tentativo di restaurare talune parti, risulta davvero incomprensibile. Completare i resti delle storiche colonne dei templi con discutibili fusti e capitelli in cemento o l’aggiunta di elementi architettonici di fantasia hanno stravolto le tracce originali che il tempo inclemente aveva comunque lasciato.
Il fascino del luogo tuttavia, con un po’ d’ immaginazione resta quasi inalterato, e guardando le ricostruzioni grafiche, si può provare a fantasticare su cosa dovesse essere questo sito nel pieno del suo splendore.
Oltre alle fortificazioni, ai resti di alcuni tempi, alla monumentale scalinata e alle vestigia di una chiesa bizantina potrete godere di uno spettacolare panorama sia della Lindos Bay, la spiaggia sottostante che offre diversi stabilimenti attrezzati ma, soprattutto, della bellissima St Paul Bay che da lassù, per un’illusione ottica, sembra una grande piscina naturale, racchiusa tra gli speroni rocciosi. Si narra che qui approdò San Paolo durante uno dei suoi numerosi viaggi per il Mediterraneo. Ciononostante, non consigliamo di visitare la spiaggia, perché molto costosa e poiché il mare qui non è bellissimo, rimanendo racchiuso nella spettacolare scenografia e per la presenza di un piccolo molo da dove partono molte imbarcazioni turistiche.
I consigli di Scedda per gli aspiranti viaggiatori
L'acropoli di Lindos
La nona tappa
Isola di Rodi - Costa Meridionale
Se non amate la calca e volete vedere una Rodi diversa, dovete assolutamente dirigervi a Sud!
Navarone Bay
La baia di Navarone è veramente bella e molto suggestiva, con il mare dai colori cangianti, circondati dalla montagna brulla. E’ nota per essere stata il set di un film degli anni sessanta “I cannoni di Navarone” con Gregory Peck.
La spiaggia è di tipo misto, composta da sassi e sabbia.
Leggermente difficile l’accesso in acqua, meglio avere le scarpette; la migliore entrata si ha vicino all’hotel con i lettini riservati. Superato il primo tratto di pietre e scogli affioranti, dopo circa 100m da terra il mare è limpidissimo e nuotarci è un divertimento per la presenza di una striscia di sabbia bianchissima, abbagliante, con acqua cristallina, poi turchese, poi infine celeste più a largo. Una vera meraviglia!
La baia può essere un pò calda in assenza di vento, essendo circondata da rocce. Non aspettatevi ombrelloni, docce o attrezzature nella spiaggia libera, ma solo silenzio, capre e pace! Consiglio di abbinarla con la visita della vicina Lindos.
Mojito Beach
Lungo la strada costiera a pochi chilometri da Gennadi troverete un originale trattore rosa, che vi indica l’entrata di questo locale sulla spiaggia, dove potrete mangiare e bere, godendovi un po’ di pace e libertà, nuotando e prendendo un po’ di sole, magari facendovi cullare da una bella amaca e ascoltando della buona musica reggae. Un posto decisamente freak, ma molto carino. Colorato e originale, un’oasi di relax assoluto! Una spiaggia di sassolini con un mare dai colori fantastici, quasi sempre calmo. Il lido è ottimamente attrezzato con tre file di ombrelloni ben distanziati tra loro. La spiaggia su cui è situato è molto estesa e bellissima, molto pacifica. Il locale è gestito da giovani ragazzi molto gentili e affabili, l’atmosfera è meravigliosa e ti sembrerà quasi di stare in un’isola deserta con pochissima gente. Spesso vengono organizzate serate con musica dal vivo. I cocktail e i frullati di frutta sono davvero particolari.
Prasonisi/Prassonissi
La spiaggia di Prasonisi è senza dubbio uno dei luoghi più suggestivi di Rodi, famosa per l’incontro spettacolare tra due mari che formano un istmo unico nel suo genere. Bisogna fare un’ora e mezza di strada da Rodi città, ma una volta arrivati vi sembrerà di essere ai confini del mondo. Bellissimo l’impatto dal belvedere che si apre lungo la strada poco prima dell’arrivo. Da una parte il Mare Mediterraneo sempre molto mosso e dall’altra il Mar Egeo più tranquillo. In mezzo una spiaggia immensa di sabbia, che si allarga o si restringe a seconda delle maree.
La sera, i due mari sembrano quasi toccarsi e la loro fusione totale si può osservare solo al mattino presto, uno spettacolo regolato dalle fasi lunari che vale sicuramente la pena di vedere.
Il tramonto qui è un altro momento magico, con il sole che scende direttamente sul mare offrendo uno spettacolo meraviglioso.
Questa spiaggia è famosissima perché sempre molto, molto ventosa, talmente tanto da essere definita un paradiso per gli amanti degli sport come surf o kitesurf. E’ possibile anche prendere lezioni private dai molti istruttori presenti.
Per chi non pratica sport ma vuole godersi una giornata sul lettino a prendere il sole forse non è l’ideale perché veramente il vento è costante, ma se si va consapevoli di questo con l’intento di vivere per un giorno un luogo diverso dal solito, il luogo spettacolare.
Nel lato più calmo, quello alla sinistra, in una zona più riparata, è presente un lido balneare, con docce e cabine per cambiarsi e nel paese troverete taverne, bar, supermarket e bancomat. Quando la marea lo permette si può raggiungere la parte più meridionale dell’isola di Rodi e visitare, dopo circa 2 km di passeggiata, il suggestivo faro.
Il luogo del Cuore: Agios Georgios
Se cercate una spiaggia paradisiaca, con sabbia morbida e dorata e soprattutto lontana dai flussi turistici, pressoché deserta, questo è il luogo ideale. Si raggiunge con una strada sterrata di circa 4 km, ma se utilizzate il GPS non ci sono problemi per arrivarci agevolmente. Non è attrezzata, non ci sono servizi, solo sabbia, acqua e dune, un vero angolo di paradiso dove godere di un mare meraviglioso e limpidissimo. E’ necessario portarsi da bere e da mangiare e soprattutto dotarsi di protezione dal sole. La spiaggia è generalmente ventilata, ma occorre controllare le condizioni meteo perché se il vento è intenso, come spesso succede nel versante sud dell’isola, diventa difficile resistere ai granelli di sabbia che diventano pungenti come spilli.
La spiaggia è enorme, bellissima e lunghissima, tutta di sabbia anche in acqua, il panorama è incontaminato, l’ombra è inesistente.
I consigli di Scedda per gli aspiranti viaggiatori
La Selvaggia Costa Sud
Monolithis
Dove si osserva il miglior tramonto di Rodi?
Tutti vi risponderanno a Monolithis.
Il piccolo paese sulla ventosa costa ovest si popola sul finire della giornata. La salita ai resti del castello arroccato sulla sommità di una collinetta, è facilissima e il panorama fantastico!
La natura che circonda il paese è spettacolare, soprattutto la costa, così aspra e selvaggia è incredibilmente bella.
Vi consiglio di arrivare almeno un’ora prima del tramonto perché i colori del cielo all’orizzonte sono bellissimi.