Sofia

...vento dell'Est.

La proposta in breve

Molti italiani, sfruttando le tratte low cost ormai presenti in molte città, stanno scoprendo il piacere di esplorare nuove città e capitali per molto tempo considerate “minori”, per piacevolissimi weekend dove un po’ casualmente si viene proiettati verso realtà simili, ma allo stesso tempo distanti dal nostro abituale. Si scoprono così città come appunto Sofia, interessantissime, crocevia di molte culture come quella romana, bizantina, ottomana e slava con un pesante passato socialista, ma proiettate verso un prospero futuro inclusivo e cosmopolita.

  • Per chi è questo viaggio? Il viaggio è consigliato per coloro che apprezzano le differenze culturali tra popoli diversi, che non si fermano ad una prima superficiale impressione di una capitale che si sta affacciando a un nuovo periodo di sviluppo economico
  • Quando mi consigliate di partire? Vi consigliamo la primavera e l’autunno, evitando i freddi mesi invernali o la calura estiva
  • Se volessi seguire tutto il vostro itinerario, quando durerebbe il viaggio? Circa 3 giorni
  • Quanto costerebbe? La fascia di prezzo è bassa, Sofia e la Bulgaria in generale restano ancora a buon prezzo
  • Quali sono le tappe fondamentali da raggiungere? Nella nostra guida ti racconteremo i luoghi principali di Sofia come La Cattedrale Alexander Nevski, gli edifici che costituiscono il triangolo della tolleranza, il Largo, La rotonda di San Giorgio, il museo di arte socialista
  • Dove posso dormire e con che mezzi posso spostarmi? È possibile trovare appartamenti e hotel  decisamente economici, il consiglio è quindi di rimanere nel centro della città e non disperdere il tempo negli spostamenti
  • Quali specialità culinarie mi aspettano? Molti non sanno che in  Bulgaria si mangia molto bene. Si trovano piatti tipici della tradizione greca come la moussaka, i dolci baklava, e l’alcolica grappa rakia, ma sono i salumi e la carne grigliata (skara) ad essere i protagonisti delle tavole oltre alle onnipresenti zuppe (chorba). Caratteristica è poi una bevanda a base di yogurt chiamata ayran molto apprezzata dai bulgari in qualsiasi ora del giorno e della notte…

L'itinerario!

7 imperdibili tappe

La Bandiera della Bulgaria

Il tricolore bulgaro presenta i 3 colori propri anche nella nostra bandiera italiana, bianco, verde e rosso, ma disposti orizzontalmente con al centro il verde.  Si rifanno a quelli usati dall’antico esercito bulgaro. L’ala sinistra dell’esercito si distingueva per le strisce bianche sulle lance, mentre l’ala destra era contrassegnata da strisce rosse. Il verde infine simboleggia la libertà. Altro simbolo nazionale è il Leone Rampante e girando per Sofia lo potrete incontrare un po’ ovunque, in statue, cancellate e stemmi

I consigli di Scedda per gli aspiranti viaggiatori

Curiosità ed usanze

Una tradizione molto carina e di buon auspicio è quella di regalarsi all’inizio della primavera
dei braccialetti intrecciati bianchi e rossi, che vengono appesi tra le foglie degli alberi lungo le strade. Ne troverete ad ogni strada e giardino della città.

Souvenir

La rosa è uno dei simboli della Bulgaria, troverete ovunque prodotti alla rosa:
dall’olio essenziale a vari cosmetici fino alla deliziosa marmellata di rose.

Consigli per orientarsi

All’uscita dell’aeroporto sulla vostra sinistra troverete il capolinea della linea 4 della metropolitana che vi porterà velocemente e molto economicamente in pieno centro.

Sofia possiede 4 linee della metropolitana (rossa, gialla, verde e blu) ed il costo del biglietto è di 16 lev (80 centesimi).

Sebbene la città si possa girare molto bene a piedi, la rete metropolitana risulta essere molto intuitiva da utilizzare e molto pulita, ogni stazione è poi ricca di negozietti alimentari e di oggettistica.

La prima tappa

La Cattedrale Alexander Nevski

Famosa in tutto il mondo per la sua bellezza, la chiesa di Alexander Nevskij è senza dubbio uno degli edifici più iconici di Sofia, un vero simbolo per la città e per la Bulgaria in generale.
Curiosamente non è dedicata ad un Santo ma al generale russo Alexander Nevski, che aveva condotto la guerra contro la Turchia liberando la Bulgaria dagli ottomani. Nel corso di questa guerra, oltre 200mila soldati russi persero la vita e per tale ragione gli fu dedicata questa chiesa.
La cattedrale ortodossa in stile neo-bizantino è maestosa e imponente, è la più grande del Paese e la seconda per grandezza nei Balcani dopo quella di Belgrado.
Situata al centro di una vasta piazza si può ammirare la sua architettura da ogni posizione.
Consigliamo di arrivarvi trionfalmente da via Moskovska. Troverete alla vostra sinistra la severa statua dello zar Samuil, i cui occhi di notte proiettano un’inquietante luce verde, e un grande leone in bronzo simbolo della Bulgaria e amato da tutti i bambini che soventemente ci salgono sopra per una foto ricordo. Sulla destra invece si presentano varie bancherelle, prettamente turistiche, che vendono alcuni cimeli del passato comunista ed icone ortodosse.
La Cattedrale ha volumetrie complesse e interessanti; rimarrete incantati dalle sue molteplici cupole disposte a più livelli, alcune verdi, altre rivestite da una lamina d’oro che riverbera la luce solare abbagliandovi ed affascinandovi per il loro splendore.
L’interno è ampio, solenne e sfarzoso, in grado di ospitare oltre 5.000 fedeli. Il grande lampadario che pende sotto la cupola ricorda molto le grandi moschee ottomane. È un tripudio di oro, icone e marmi. L’ingresso è gratuito ed è usanza acquistare per pochi lev delle candele strette e lunghe e posizionarle nei grandi candelabri.

Consigliabile vederla in orari diversi, il sole gioca con le cupole esaltando ora il verde ora il dorato. L’illuminazione notturna gli conferisce inoltre un’atmosfera quasi fiabesca.

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La vista sulla cattedrale Alexander Nevski dal 9 piano del Sense Hotel é pazzesca, soprattutto al tramonto. Si può accedere anche se non si è ospiti dell’Hotel, potete decidere di andarci per un aperitivo o di prenotare un tavolo per la cena. I prezzi sono leggermente più alti che altrove in città, ma pur sempre convenienti e giustificati dalla meravigliosa
location.

La seconda tappa

Il National Palace of Culture (NDK)

Questo enorme edificio dalla pianta ottagonale, situato alla fine del Boulevard Vitosha, all’interno di un bellissimo parco, è stato inaugurato nel 1981 in occasione del 1300simo anniversario dello Stato bulgaro ed è opera di Lyudmila Zhivkova, discussa figlia dell’ultimo leader socialista della Bulgaria, Todor Zivkov.
Vi si organizzano mostre d’arte, concerti, festival, proiezioni cinematografiche e tanti altri eventi per celebrare la storia e cultura della Bulgaria.
Le sue dimensioni sono davvero impressionanti: si sviluppa in modo imponente su otto piani, si tratta infatti del centro congressi più grande di tutta l’Europa sud-orientale.
Anche gli interni sono tutti pensati e realizzati intorno a solide figure quadrate ed ottagonali.
Bello il foyer di ingresso in stile socialista e la grande sala principale che può ospitare fino a 3.000 persone e gode di un’ottima acustica.
L’immenso parco è stupendo, adornato da una lunga serie di fontane a zampilli, aiuole con grandi statue, roseti, prati all’inglese e tantissime panchine. È infatti frequentatissimo da turisti e locali. Come tutti i parchi di Sofia è pieno di gente e bambini che giocano, moltissimi i ragazzi in skateboard.
La sera le fontane sono tutte illuminate e creano con i loro giochi d’acqua atmosfere molto suggestive!

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Alla base dell’NDK campeggia poi una grande scritta colorata con il nome della città, SOFIA sia in lettere latine che cirilliche, sfondo obbligatorio per le foto ogni turista che passa dalla città.

La terza tappa

Il Boulevard Vitosha

Ogni città ha la sua strada dello shopping, quella che conferisce lustro alla città. In caso di Sofia parliamo di Vitosha Boulevard.
Nel corso degli anni ha avuto diversi restyling oggi è una bella strada pedonale dove ci si va per bere un caffé o mangiare anche di notte, molti locali infatti sono aperti H24, oppure per fare un pò di shopping.
Prende il nome dal monte Vitosha che la sovrasta e che nelle giornate invernali terse è bellissimo vedere completamente innevato.
Cuore pulsante della città è interamente pedonale e parte dalla Cattedrale di Santa Domenica, passando di fronte al Palazzo Nazionale della Cultura conducendo al grande Parco Sud.

Trattandosi di un luogo molto frequentato dai turisti, troverete un gran numero di negozietti di souvenir ed è quindi il posto adatto per comprare qualche ricordino. Troverete poi moltissimi ristoranti, librerie, negozi di moda e di abbigliamento. Lungo la strada ci sono diverse panchine dove ci si può sedere e riposare, alcune sono coperte in modo tale da essere fruibili anche durante la stagione invernale, con la neve. Anche la maggior parte dei ristoranti possiedono dehor esterni riscaldati per guardare e essere guardati dai molti passanti.
Segnaliamo il bel ristorante Shtastliveca ove mangiare piatti locali in un’atmosfera molto accogliente.

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Davanti al palazzo di giustizia, partono i free tour della città organizzati da un’associazione di giovani ragazzi bulgari amanti della loro città. Durante la settimana i tour partono alle 11:00, alle 14:00 e alle 18:00, mentre il venerdì, sabato e domenica alle 10:00, alle 11:00, alle 14:00 e alle 18:00. La durata è di circa 2 ore.

La quarta tappa

Il Triangolo della Tolleranza e l’antica Serdica

Questa zona è il vero centro della città, qui spenderete la maggior parte del tempo della vostra visita ed in effetti molti sono i monumenti da vedere e visitare. Sofia è stata crocevia di popoli, culture e religioni, e ne è testimonianza il suo centro cittadino, chiamato appunto il triangolo della tolleranza, dove potrete vedere la splendida chiesa ortodossa di Santa
Domenica, la moschea ottomana di Banya Bashi e la grande Sinagoga ebrea, oltre alla chiesa cattolica di San Giuseppe, tutto racchiuso in pochi metri, gli edifici infatti si affacciano l’uno sull’altro in un reale melting pot religioso.

 

Moschea di Banya Bashi
La moschea Banya-Bashi faceva parte di un più ampio complesso termale che si trova sul retro. E’ uno dei pochi monumenti ottomani rimasti; la maggior parte sono stati demoliti in epoca comunista. L’ingresso è libero ma bisogna togliere le scarpe e per le donne è
necessario coprirsi il capo, a disposizione ci sono veli. L’interno è bello con volte ornate da
decorazioni floreali, e i bellissimi affreschi della cupola. Fu progettata nel 1576 da Mimar Sinan, uno dei più grandi architetti ottomani a cui si deve la costruzione della spettacolare moschea blu ad Istanbul.  Il muezzin richiama i fedeli alla preghiera cinque volte al giorno tramite il minareto della moschea.
 La Sinagoga di Sofia
La struttura in stile neomoresco, è sovrastata da un’ampia cupola ottagonale ed altre più piccole negli angoli o su piccole torrette al centro dei quattro lati. È la sinagoga più grande dell’Europa dell’Est e la terza più grande d’Europa. L’ingresso è a pagamento, per accedere si deve citofonare è mostrare i documenti. Si passa poi attraverso un cortile e, una volta all’interno, si viene rapiti dall’enorme lampadario in ottone del peso di 2250 kg, il più grande della Bulgaria, dalle bianche colonne in marmo di Carrara che sorreggono la cupola, dagli affreschi decorativi e dai mosaici in stile veneziano.
Chiesa di Saint Nedelja (Santa Domenica)
Quando si percorre la via principale, Vitosha Boulevard, la si vede in fondo bella e imponente. Meno famosa della più grande cattedrale di Alexander Nevskij, la cattedrale di Santa Domenica sbalordisce per la iconica posizione e per la ricchezza delle sue decorazioni interne. L’ingresso è gratuito. La costruzione esterna è in stile neo bizantino e come tutte le chiese ortodosse della città all’interno è buia e densa di spiritualità, con le sue candele e lampadari che diffondono luce soffusa, le sue icone baciate e onorate dai tanti fedeli; tutto qui induce alla riflessione e alla preghiera.

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I resti dell’antica Serdica
Durante gli scavi per la costruzione della metropolitana della città, nel 2007, sono tornati alla
luce i resti dell’antica Serdica, la colonia romana che ha dato vita all’odierna Sofia. Visitabili gratuitamente, testimoniano quello che fu anticamente la città fondata nell’ottavo secolo A.C. Il complesso archeologico è in parte all’ aperto e in parte sotterraneo sovrastato da grandi cupole di vetro.

La quinta tappa

Il Largo e la Rotonda di San Giorgio

Il Largo

La grande Piazza dell’Indipendenza (plostad Nezavisimost), ex piazza Lenin,che si affaccia
dinanzi alla statua della Saggezza o di Santa Sofia viene comunemente chiamata “Largo”.
Risulta un insieme architettonico di tre iconici edifici progettati e costruiti negli anni ’50, caratteristici del classicismo socialista.
La mole e la posizione molto scenografica dell’ ex Quartier generale del partito comunista Bulgaro, oggi sede dell’Assemblea Nazionale doveva incutere potenza e timore.
Con le sue colonne enormi sull’ingresso centrale e la grande Stella Rossa, che svettava in cima durante il regime si slancia sul lato corto della piazza al centro dell’incrocio di due grandi strade.
Sulla sinistra si trovano i celebri i Magazzini TZUM, oggi ristrutturati, ma non più frequentati come allora, mentre a destra il Ministero del Lavoro e il Grand Hotel Balkan, il miglior albergo della città, con all’interno la splendida Rotonda di San Giorgio.
La grande stella rossa è stata rimossa e posta in periferia nel Museo di arte socialista, come
anche la gigantesca statua di Lenin sostituita dalla statua dorata di Santa Sofia. Al posto della Stella Rossa oggi sventola orgoglioso il tricolore della bandiera bulgara.

Rotonda di San Giorgio(Sveti Georgi)

La Rotonda di San Giorgio è proprio un piccolo e prezioso gioiello. Come le gemme più rare si trova nascosta e non è facile trovarne l’ingresso nelle mappe. La cosa sorprendente è appunto il contesto in cui si trova incastonata tra i grandi palazzi ministeriali di epoca socialista. Il contrasto è sbalorditivo, ma al contempo affascinante. Vi si accede dal Cortile del consiglio dei Ministri, passando sotto gli archi del palazzo presidenziale in piazza Indipendenza (Largo)

È uno dei monumenti architettonici meglio preservati dai tempi dei romani nonché il più antico della città. Costruita nel IV secolo aC durante il regno dell’imperatore romano Costantino il Grande, celebre per aver eletto l’antica città di Serdica come sua Roma (Sardica mea Roma est), durante la dominazione ottomana fu trasformata in una moschea e successivamente in un mausoleo. Solamente agli inizi del 900 ritornò ad essere una chiesa, ovviamente ora ortodossa.

L’ingresso è libero. L’interno è raccolto e intimo, con una forma rotonda e con quattro nicchie semicircolari. Vi si svolgono quotidiane funzioni religiose accompagnate da melodie bizantine estremamente suggestive. All’esterno sono presenti inoltre resti dell’antica città romana ove è possibile passeggiare liberamente.

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Klek shop

Sono insoliti negozi sotterranei, unici al mondo senza porte per far entrare i clienti, semi-nascosti in vecchi scantinati che vendono prevalentemente tabacchi ed alcolici.

Questi negozi sono davvero molto particolari, hanno piccole finestre che si affacciano sul marciapiede, da li si acquistano gli oggetti e si paga il venditore che si affaccia, è necessario proprio mettersi in ginocchio, e da qui il nome “klek shop”, ovvero “acquisti in ginocchio”, intorno alla finestra troverete delle vetrinette con gli oggetti esposti.

Ne troverete alcuni facilmente identificabili all’incrocio tra Boulevard Vitosha con Patriarh Evtimiy, la strada che delimita il parco dell’NDK.

La sesta tappa

I parchi di Sofia

Una delle cose che vi colpirà maggiormente durante il nostro viaggio a Sofia è  la presenza di innumerevoli parchi e giardini, tutti estremamente frequentati dalla popolazione. Troverete una moltitudine di panchine sparse per viali e vialetti dove giovani e meno giovani passano ore a chiacchierare, bere una birra assieme, ridere e scherzare sia di giorno che di notte.

 

La città è incredibilmente verde, rilassatevi anche voi in uno di questi splendidi parchi:

 

  • Gradska Gradina, splendido e centralissimo, dove si affaccia il grande Teatro Nazionale Ivan Vazov e l’ex palazzo reale, oggi Galleria Nazionale Bulgara
  • Krystal Garden, adiacente alla splendida Chiesa russa di San Nicola
  • Knyazheska Garden, con il controverso monumento all’esercito sovietico usato spesso come strumento di protesta e di denuncia e l’adiacente mausoleo di Alessandro I di Battenberg
  • Borisova Gradina, grande parco a sud del centro, che parte dal bel Ponte delle Aquile fino ad arrivare al grande obelisco della fratellanza circondato da decine di statue in piombo che vogliono rappresentare tutti i vari settori della vita socialista.

La settima tappa

Museo di Arte Socialista

Uno spazio espositivo che fa riflettere e pensare, un posto suggestivo ed emozionante, soprattutto se prima si è fatto un giro per il centro di Sofia e si conosce la collocazione originale dei cimeli racchiusi nel museo! 

Il museo è posizionato fuori dal centro città, ma è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici. Dalla fermata della metro G.M. Dimitrov, basta una piccola passeggiata di circa 10 minuti. Il museo non è affatto ben segnalato, vi si accede da un cancello del ministero della cultura, passando per una piccola garitta con custodi che non parlano minimamente inglese.

Qualunque sia il pensiero sul passato socialista è indubbio che valga la pena visitare questo piccolo museo ed in particolare il suo parco che conserva busti e statue dei leader comunisti.

Si può girare liberamente nel parco che raccoglie reperti rimossi dalla capitale, che raccontano gli oltre quarant’anni del periodo comunista. Sono presenti circa 70 statue esposte un po’ alla rinfusa.

Dalle gigantesche statue commemorative dei leader maximi, come la grande statua di Lenin, che si trovava nella piazza dell’Indipendenza dove ora è presente la statua di Santa Sofia a vari membri della nomenklatura bulgara, a partire dall’altrettanto monumentale statua del leader bulgaro Dimitrov, si incontra poi un busto di Lyudmila Zhivkova, discussa figlia dell’ultimo segretario del Partito Comunista Bulgaro Todor Zhivkov, a capo del Paese per ben 33 anni e varie statue di altri esponenti del socialismo bulgaro e sovietico; infine si nota qualche scultura di lavoratori e lavoratrici, i cosiddetti eroi del lavoro socialista.

Nel museo vero e proprio si può ammirare una collezione di vignette satiriche d’epoca e accomodarsi in una piccola sala video dove vengono proiettati in loop filmati di propaganda in bulgaro con sottotitoli in inglese, dove tutti sembrano contenti di poter partecipare al sogno collettivo di un nuovo mondo.

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La grande Stella Rossa posta all’ingresso, fino a 30 anni fa campeggiava sulla sede del Partito Comunista nel centro di Sofia e dominava la città dall’alto. Prelevata con un elicottero è stata trasferita, dopo tante contestazioni, qui in periferia a margine di un anonimo parcheggio.

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