Abruzzo

...entroterra aquilano

La proposta in breve

Il paradiso per coloro che amano scoprire nuovi paesaggi e visitare luoghi in cui la natura la fa ancora da padrona indiscussa

  • Per chi è questo viaggio? Il viaggio è consigliato per coloro che amano la natura, i paesaggi mozzafiato e il buon cibo
  • Quando mi consigliate di partire? Ogni stagione ha il suo fascino, ma noi consigliamo la primavera e l’autunno
  • Se volessi seguire tutto il vostro itinerario, quando durerebbe il viaggio? Quattro – cinque giorni
  • Quanto costerebbe? La fascia di prezzo è medio-bassa
  • Quali sono le tappe fondamentali da raggiungere? Nella nostra guida ti racconteremo – tra le altre – della città de L’Aquila, dei borghi di Santo Stefano di Sessanio e Rocca Calascio e dell’affascinante Campo Imperatore
  • Dove posso dormire e con che mezzi posso spostarmi? È possibile trovare appartamenti a L’Aquila a prezzi decisamente accessibili
  • Quali specialità culinarie mi aspettano? Arrosticini, pallotte cacio e ove, lenticchie

I consigli di Scedda per gli aspiranti viaggiatori

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Per coloro che amano la calma e il relax…
L’entroterra dell’Abruzzo è caratterizzato da pittoreschi paesini collinari, con case di pietra e stradine acciottolate. Alcuni dei borghi più belli d’Italia si trovano qui, come Santo Stefano di Sessanio e Civitella del Tronto. Questi luoghi sono immersi in una quiete rurale che sembra essersi fermata nel tempo.
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Per coloro che amano l’esplorazione…
Le montagne abruzzesi sono attraversate da numerosi sentieri escursionistici che attirano appassionati di trekking da tutto il mondo. Il sentiero Italia, un itinerario escursionistico che attraversa l’intero paese, passa attraverso l’Abruzzo, offrendo panorami incredibili e l’opportunità di esplorare villaggi tradizionali.
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Per coloro che amano la natura…
L’Abruzzo è spesso definito “il polmone verde d’Italia” per la sua vasta estensione di aree naturali. Il Gran Sasso e i Monti della Laga sono tra le catene montuose più impressionanti dell’Appennino, con il Corno Grande che si erge come la vetta più alta dell’Appennino centrale. Le vette coperte di neve offrono una vista mozzafiato in ogni stagione.

In e Out

L’Abruzzo è rinomato per i suoi straordinari paesaggi naturali. Le montagne, i parchi nazionali e le lunghe spiagge offrono uno spettacolo visivo senza pari, rendendo la regione ideale per gli amanti della natura e gli appassionati di attività all’aria aperta. Vanta, inoltre, una sorprendente varietà di ambienti, dalla maestosità delle cime montuose alle pittoresche colline e al mare cristallino. Questa diversità è un vero e proprio tesoro per coloro che desiderano esplorare luoghi diversi senza dover percorrere lunghe distanze. La regione è arricchita da una serie di borghi storici ben conservati che offrono uno sguardo sulla cultura e la storia dell’Abruzzo.

Di contro in alcune zone dell’Abruzzo, le infrastrutture possono essere meno sviluppate rispetto ad altre regioni italiane, il che può rendere gli spostamenti più difficili. In particolare, alcune strade di montagna potrebbero richiedere manutenzione

L'itinerario!

6 tappe per esplorare
l’entroterra abruzzese

La prima tappa

La Cappella Sistina d’Abruzzo: la Chiesa di Santa Maria Assunta a Bominaco

Iniziamo il nostro viaggio nell’entroterra aquilano facendo una rapida sosta a Bominaco, a circa 30 chilometri da L’Aquila, per ammirare da vicino la Chiesa di Santa Maria Assunta e, soprattutto, l’attiguo Oratorio di San Pellegrino, la Cappella Sistina d’Abruzzo.
L’architettura dell’Oratorio è estremamente semplice ed elegante; ciò che rende veramente unica l’esperienza è la vista degli affreschi che lo adornano.
Una volta entrati, infatti, è possibile ammirare scene bibliche, episodi della vita di Cristo e figure sacre. Uno degli affreschi più celebri è il “Cristo Pantocratore”, una rappresentazione di Cristo come Sovrano dell’Universo, circondato da figure angeliche e simboli sacri.

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Curiosità

La Chiesa di Bominaco è stata inserita nel 2015 nell’elenco dei “Luoghi del Cuore” del Fondo Ambiente Italiano (FAI)

Non è necessario prenotare l’accesso all’Oratorio. Una volta arrivati davanti al cancello della Chiesa di Santa Maria Assunta, si prende nota del numero di telefono lì affisso e si parla direttamente con una delle guide che vi condurrà all’interno dell’Oratorio. La visita è gratuita, ma è fortemente consigliata una piccola offerta.

La seconda tappa

Un viaggio nelle profondità dell’Abruzzo: le Grotte di Stiffe

Proseguendo la strada verso nord, potete raggiungere le Grotte di Stiffe. Preparatevi a un’esperienza emozionante: fiumi sotterranei e cascate; passerelle e sentieri caratterizzati dalla presenza di stalattiti e stalagmiti illuminate da luci suggestive; il suono dell’acqua che scorre e che vi accompagna in questa avventura sotterranea.
Poco prima dell’ingresso, i visitatori sono invitati ad indossare un caschetto di sicurezza e a prestare attenzione alle passerelle e ai sentieri illuminati che conducono attraverso le diverse camere delle grotte. Uno dei momenti più spettacolari del percorso è l’attraversamento del “Ponte Romano”, un ponte sospeso che si estende sopra una cascata sotterranea. L’acqua cristallina e le formazioni di calcare intorno creano una vista mozzafiato. Un altro scorcio estremamente interessante delle Grotte di Stiffe è la cascata interna, un’opera d’arte naturale in continua evoluzione. L’acqua scivola giù da una crepa nel soffitto, creando una cascata che cade nell’abisso sottostante. La luce che filtra dall’alto illumina la cascata, creando uno spettacolo di colori e riflessi che è davvero suggestivo.
La guida che sempre accompagna i visitatori fornisce informazioni dettagliate sulla formazione delle grotte, sulla loro geologia e sulle curiosità che le circondano.

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La singolare bandiera della regione Abruzzo è costituita da tre fasce colorate che rappresentano il bianco delle montagne innevate, il verde delle dolci colline e il blu del pacato mare Adriatico
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I consigli di Scedda per gli aspiranti viaggiatori

Le Grotte di Stiffe sono aperte per le visite durante tutto l’anno, anche se gli orari possono variare in base alla stagione. Si consiglia di verificare gli orari e le modalità di prenotazione in anticipo.

Si consiglia, inoltre, di indossare abbigliamento comodo e scarpe adatte per il percorso.

La terza tappa

Benvenuti a L’Aquila

Benvenuti a L’Aquila, la capitale dell’Abruzzo. Sopravvissuta al terribile terremoto del 2009, L’Aquila è ormai tornata alla normalità, anche se passeggiando per le vie secondarie non mancano gli edifici che attendono di essere riportati al loro antico splendore.
Vi suggeriamo di iniziare la visita dal centro cittadino, quasi del tutto restaurato. Passeggiando per le strade acciottolate, ammirerete palazzi rinascimentali e barocchi splendidamente restaurati, come Palazzo Margherita e Palazzo Camponeschi.
Fate tappa, poi alla Fontana delle 99 Cannelle, uno dei simboli della città, situata nella piazza omonima. Questa fontana è caratterizzata da una serie di piccole cannelle da cui sgorga l’acqua. Secondo la tradizione, le cannelle rappresenterebbero i novantanove castelli che, nel XIII secolo, parteciparono alla fondazione de L’Aquila. Quel che è certo è che la zona oggi detta della Rivera, corrispondente a un antico castello denominato “Acquili”, dal quale deriva il nome della città, costituiva all’epoca della fondazione un’area strategica per quanto riguarda l’abbondanza di acqua e le numerose attività artigianali che vi si erano insediate.
Non si può lasciare L’Aquila senza aver visitato l’imponente Basilica di Santa Maria di Collemaggio in cui riposa Papa Celestino V, “colui che per viltade fece il gran rifiuto” di dantesca memoria, ma anche colui che dopo la sua incoronazione concesse l’indulgenza plenaria a tutti coloro che raggiungevano la Basilica, rendendo così grande e ricca la città de L’Aquila. Infine è il momento del Castello spagnolo, un’imponente fortezza del XVI secolo che domina la città. Anche se gran parte del Castello è stata danneggiata dal terremoto, offre ancora una vista panoramica incredibile su L’Aquila e i dintorni. L’area circostante è un luogo popolare per passeggiate e momenti di relax.
Vi consigliamo di visitare L’Aquila negli ultimi giorni di agosto, in occasione dell’annuale Perdonanza celestiniana: la città si popola di fedeli e curiosi, andando incontro ai gusti di tutti con eventi religiosi e laici.

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I consigli di Scedda per gli aspiranti viaggiatori

Celestino V era un eremita erudito e ascetico che viveva nell’eremo di Majella. Nel contesto delle tensioni politiche dell’epoca, con la Santa Sede coinvolta in lotte di potere e intrighi, i cardinali si trovarono in una situazione di stallo nell’elezione del nuovo Papa. Fu così che lo elessero Papa il 5 luglio 1294. Spinto dalla sua umiltà e consapevolezza delle sue limitazioni, Celestino V scelse di abdicare, creando un precedente straordinario, aprendo la strada all’elezione del suo successore, il futuro Papa Bonifacio VIII. Papa che poi decise di farlo imprigionare.

La quarta tappa

Rocca Calascio: alla ricerca del castello di Lady Hawke

Lasciamo L’Aquila e dirigiamoci verso le montagne per raggiungere Rocca Calascio, un’iconica fortezza medievale situata in cima a una collina. L’architettura della Rocca Calascio riflette lo stile militare dell’epoca, con murature in pietra massiccia e una struttura che si sviluppa in più piani. Le finestre strette e le pareti spesse testimoniano la funzione difensiva della fortezza, che era stata costruita per proteggere la regione dai possibili attacchi.
La sua atmosfera unica l’ha resa una location cinematografica ambita: Il nome della Rosa, Amici Miei atto II, Lady Hawke e molti altri. L’ultimo in ordine cronologico è stato The American” interpretato da George Clooney.
Oggi, Rocca Calascio è aperta ai visitatori che vogliono esplorare la sua storia e ammirare le incredibili viste panoramiche. Anche se gran parte della fortezza è in rovina, la sua maestosità e la sua posizione sono uniche e meritano senza dubbio una visita; e, per certi versi, le condizioni un po’ decadenti in cui si trova oggi ed i segni del tempo contribuiscono a renderla ancora più affascinante. Salire fino alla cima della Rocca rappresenta un’esperienza indimenticabile e gratificante, con il paesaggio mozzafiato che si svela man mano che si sale. C’è anche la possibilità di utilizzare una piccola navetta ma il nostro consiglio è senz’altro quello di affrontare la ripida salita a piedi da Calascio.

Il Castello di Rocca Calascio
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I consigli di Scedda per gli aspiranti viaggiatori

Un modo popolare per raggiungere la Rocca Calascio è attraverso la “Via del Brigante”, un sentiero panoramico di circa 6km che parte dal vicino borgo di Santo Stefano di Sessanio. Questo percorso vi porterà attraverso paesaggi incontaminati e panorami mozzafiato, culminando nella vista spettacolare della Rocca Calascio.

La quinta tappa

Santo Stefano di Sessanio: uno dei più bei borghi medievali d’Italia

Nelle incantevoli colline dell’Abruzzo, sorge il pittoresco borgo di Santo Stefano di Sessanio. Questo gioiello medievale è un vero e proprio tuffo nel passato, un luogo in cui il tempo sembra essersi fermato e dove la bellezza architettonica, la tradizione e l’atmosfera unica si fondono per creare un’esperienza indimenticabile.
Uno degli aspetti più affascinanti di Santo Stefano di Sessanio è il suo stato di conservazione. Molte delle costruzioni medievali sono state restaurate con grande attenzione ai dettagli, preservando l’autenticità del borgo e permettendo ai visitatori di immergersi completamente nella storia.
Il fascino di Santo Stefano di Sessanio ha conquistato anni fa l’imprenditore italo-svedese Daniele Kihlgren che è rimasto affascinato da questo borgo e ha deciso di acquistare parte delle abitazioni abbandonate e di ristrutturarle. Gli interventi di ricostruzione sono stati compiuti nel rispetto dell’integrità architettonica e culturale del luogo e oggi molte di queste abitazioni sono diventate parte del progetto “albergo diffuso Sextantio”. Questo approccio all’ospitalità prevede il restauro di case e edifici storici nel borgo per creare camere e strutture alberghiere. In questo modo, i visitatori hanno l’opportunità di soggiornare in autentiche dimore medievali, immergendosi nella vita quotidiana del borgo.
Il borgo è anche noto per i suoi prodotti tipici e la tradizione gastronomica. Nella cucina locale trovano ampio utilizzo le carni di agnello dell’altopiano di Campo Imperatore (ad esempio nella tipica ricetta alla chiaranese, con formaggio e uova), i formaggi (il paese fa parte dell’areale di produzione del celebre Canestrato di Castel del Monte, altro presidio Slow Food dell’area Parco) e lo zafferano, prodotto nel vicino altopiano di Navelli.

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L'albergo diffuso a Santo Stefano di Sessanio
L'albergo diffuso a Santo Stefano di Sessanio
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I consigli di Scedda per gli aspiranti viaggiatori

La lenticchia di Santo Stefano di Sessanio è un presidio Slow Food la cui qualità è garantita da un’Associazione di Produttori. La lenticchia ha trovato un habitat ideale sulle terrazze montane che circondano il borgo. Piccola, di colore scuro, dalla buccia rugosa e sottile, è ricca di ferro e talmente tenera da non necessitare di ammollo.

La sesta tappa

Campo Imperatore: il piccolo Tibet d’Abruzzo

Campo Imperatore, conosciuto anche come “Piccola Tibet” per la sua vastità e bellezza, è un altopiano situato a un’altitudine di circa 1.500 metri sul livello del mare, all’interno del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.
Iniziate la vostra avventura salendo sulla Funivia del Gran Sasso, che vi porterà da Fonte Cerreto a Campo Imperatore. Durante la salita, potrete ammirare panorami spettacolari sulle montagne circostanti.
In alternativa, se avete un mezzo proprio – di qualunque tipo, non occorre un fuoristrada – potete valutare di arrivare in auto da L’Aquila: la strada è splendida e si snoda in paesaggi incantevoli, rendendo già il viaggio un’esperienza indimenticabile.
Una volta giunti in cima troverete l’Hotel Campo Imperatore, inaugurato nel 1934; una vera icona della zona. Oltre ad essere stato un luogo di ospitalità turistica, l’hotel divenne famoso per aver ospitato l’esilio di Benito Mussolini durante la Seconda Guerra Mondiale che, tuttavia, non durò molto. Qui, infatti, fu prelevato direttamente dalle forze del fuhrer e fatto poi scappare su un piccolo aereo da ricognizione, atterrato in un pianoro nelle vicinanze.
Accanto all’hotel si erge la Chiesa della Madonna della Neve, il più alto edificio consacrato d’Italia e uno dei più elevati d’Europa. Costruita nel 1934, è stata restaurata negli anni ’90 e consacrata da Papa Giovanni Paolo II.
Sullo stesso altopiano troverete l’Osservatorio Astronomico di Campo Imperatore che offre l’opportunità di osservare il cielo notturno in tutta la sua magnificenza. Dotato di un telescopio da 108 centimetri di diametro, questo luogo è coinvolto in importanti ricerche astronomiche.
Campo Imperatore è un luogo che merita di essere esplorato senza fretta, dove ogni angolo nasconde una sorpresa. Che siate appassionati di storia, amanti della natura o aspiranti astronomi, qui troverete una vasta gamma di esperienze straordinarie da vivere. Noi vi suggeriamo le seguenti:

  • Godetevi la vista del Corno Grande riflessa nelle acque limpide del Lago di Pietranzoni. Questa scenografica congiunzione di elementi è situata quasi al centro dell’ampia Piana di Campo Imperatore, a un’elevazione di 1.660 metri, circondata dalla maestosità delle cime più belle del Gran Sasso. La sua collocazione privilegiata gli ha conferito il titolo di “Specchio del Gran Sasso”.
  • Ammirate il Lago Racollo, facilmente raggiungibile in auto e punto di partenza del sentiero che conduce ai ruderi di Santa Maria del Monte. Una rapida e agevole deviazione dal sentiero principale vi porterà al piccolo Lago di Passaneta. Quest’ultimo non è visibile dalla strada, ma il Rifugio Racollo sorge nelle vicinanze, servendo da riferimento per individuare questa oasi di tranquillità.
  • Vi consigliamo, inoltre, di includere una sosta presso Fonte Vetica, situata nell’estremità Sud-Est di Campo Imperatore e circondata dalla sola zona boschiva dell’altopiano. Qui, vi accoglierà il Rifugio Fonte Vetica, dal nome stesso del luogo, e un’area picnic attrezzata con pratici barbecue a disposizione. Questa zona è tuttavia tristemente nota per la tragica vicenda che coinvolse il pastore Pupo Nunzio di Roio, sorpreso con i figli da un’improvvisa bufera di neve: il pastore, la moglie, i figli e persino il devoto cane persero la vita insieme alle loro 5.000 pecore a causa del gelo implacabile.
  • Se avete un minimo di esperienza, ed adottando ovviamente tutte le cautele del caso, potrete anche avventurarvi in uno dei sentieri che portano verso il Corno Grande e che, almeno nella loro parte iniziale, non sono particolarmente impegnativi; non occorre arrivare fino alla vetta, il percorso è bellissimo in ogni sua parte.
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I consigli di Scedda per gli aspiranti viaggiatori

Portate abbigliamento adeguato per le variazioni di temperatura. Scarpe da trekking o comode per esplorare i sentieri. Acqua e snack sono essenziali per mantenervi idratati e in forze. Prenotate in anticipo le visite all’Osservatorio Astronomico e altri siti. E se decidete di percorrere uno dei sentieri, procuratevi delle mappe ed informatevi preventivamente sulle condizioni meteo, molto variabili in quota.

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